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Barbaresco 2014, Gaja

457,00

Descrizione

ANNATA: 2014

PAESE: Italia

REGIONE: Piemonte

VITIGNO: Nebbiolo 100%

FORMATO: 0,750 lt

GRADO ALCOLICO: 14 %

TEMPERATURA: 18-20 ℃

IDEALE CON: Carne rossa, Cervo, carne arrosto, formaggi

DESCRIZIONE:

Il Barbaresco di Gaja è un vino dotato di immensa ricchezza ed espressività, prodotto da una cantina leggendaria delle Langhe. Angelo Gaja è uno di quei nomi che fanno emozionare qualsiasi appassionato di vino, poiché le sue interpretazioni hanno dato vita a bottiglie immortali, che degustate oggi anche dopo 50 anni dalla vendemmia sono perfettamente integre e pronte. Una rivoluzione qualitativa, quasi pioneristica, dato che negli anni ‘60 l’idea di ridurre le rese per ettaro in modo da privilegiare una viticoltura di qualità non era affatto scontata. Una scelta che ha dato sicuramente ragione ad Angelo, visto l’incredibile e crescente successo dei suoi vini, oggi richiestissimi in tutto il mondo. Bottiglie di pregio, a cui riservare un posto d’onore in cantina, aprendole al momento giusto per godere appieno della loro pregevole complessità!

Il rosso Barbaresco è ottenuto a partire da uve di Nebbiolo in purezza, coltivate nel noto comune piemontese che dà il nome alla denominazione. I grappoli, selezionati con cura quasi maniacale, provengono da 14 vigneti di proprietà siti ad altitudini variabili comprese tra i 250 e i 330 metri sul livello del mare mentre le rese estremamente basse, tipiche in casa Gaja, si aggirano intorno ai 40 hl. La fermentazione avviene in contenitori d’acciaio e l’affinamento prevede 6 mesi di sosta in barrique e altri 18 in botti grandi di rovere. Longevità non quantificabile!

Il vino Barbaresco si palesa nel calice con veste rubina intensa che col tempo vira verso il granato. Naso davvero ricchissimo, in grado di far convivere due anime, una più tipica e tradizionale ed un’altra più moderna. C’è di tutto in questa lisergica olfazione, dalla viola appassita ai frutti di bosco, dalla rosa canina alla liquirizia, dal cacao ai chiodi di garofano. E poi ancora tocchi di vaniglia, cannella e grafite. Dopo i diversi minuti dedicati alla parte olfattiva, si passa all’assaggio, che sa essere al contempo carezzevole e vigoroso, imponente e dotato di tattilità vellutata. Una progressione inarrestabile, per un liquido che sembra non finire mai. Cavallo di razza.

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